UN GRANDE OBIETTIVO RAGGIUNTO: Affrancazioni senza atto notarile
Siamo felici di informare tutti gli interessati che siamo riusciti a rimuovere l’ostacolo forse più grande ovvero più oneroso, per chi ha interesse alla sistemazione dei canoni sorti con l’ormai fin troppo noto Decreto del Regio Commissario agli Usi Civici n. 802 del 1938.
L’ente nel mese di luglio u.s. ha presentato apposita istanza alla Direzione Regionale della Agenzia delle Entrate, mediante procedura di interpello ex art. 11 L. 212/2000, con la quale si intendeva, in breve sintesi, richiedere la possibilità di trascrizione diretta in Conservatoria dei Registri Immobiliari, della affrancazione del canone, avvalendosi della sola Delibera Consigliare o della Determina Dirigenziale senza, quindi, la necessità di ricorrere ad un atto notarile, come fatto fino ad oggi.
Tale azione, prevista dall’art. 11 L. 212/2000 (Statuto dei contribuenti) secondo le procedure di cui al D.M. 26/04/2001, n. 209, è stata messa in atto poiché, secondo l’Ente, esistevano obiettive condizioni di incertezza sul fatto che dovesse intervenire in detti atti la figura del Notaio con ingente impegno di spesa da parte degli interessati.
In data 26/10/2017 protocollato al n. 630 È pervenuto all’Ente il pronunciamento dell’Organo interpellato, che ha accolto la richiesta dell’Ente ritenendo fondate le motivazioni ed il procedimento proposto rendendo pertanto
NON PIU’ NECESSARIO L’ATTO NOTARILE per affrancare i canoni.
Affermate le tesi giuridiche esposte dell’Ente, adesso è allo studio la fase concreta di registrazione e trascrizione degli atti interni all’agraria in concerto con gli uffici preposti di Viterbo tenuto conto che dette operazioni rientrano nel campo di esclusione dell’imposta ai sensi l'applicabilità delle agevolazioni previste dall'articolo 2 della legge 1° dicembre 1981, n. 692 e dall'articolo 40 della legge 16 giugno 1927, n. 1766, ed in merito seguirà un comunicato ufficiale dell’Ente.
Si allegano l'istanza di interpello che abbiamo presentato alla Direzione Generale Lazio della Agenzia delle Entrate e la risposta della stessa che accoglie favorevolmente la nostra tesi.