UNIVERSITA AGRARIA DI VEJANO

Biancone (Circaëtus gallicus)

Biancone (Circaëtus gallicus)
Questa uccello molto spesso sopranniminato "aquila dei serpenti" deve il suo nome alla colorazione chiara delle parti inferiori, che sono di solito bianche con barre brune in quantità molto variabile. Quando le ali sono spiegate per il volo questo rapace appare praticamente bianco, con due o tre barre scure e con tre barre caudali molto evidenti, con le parti superiori grigie. Guance, gola e petto sono bruni, la fronte, le redini e le piume intorno agli occhi, che sono grandi e di un bel giallo-arancio ambrato, sono invece bianche; cera e zampe, con i tarsi parzialmente nudi, sono grigi. Il biancone è in Italia una specie migratrice, che arriva in marzo e si ferma nel nostro paese dalla primavera all'estate, stagioni in cui può trovare i rettili di cui si nutre, per tornare poi a svernare in Africa subtropicale. A differenza di quello che si crede il biancone non è immune dal veleno delle vipere, che infatti non figurano spesso tra le sue prede. Zone aperte, con pascoli, incolti e ambienti rocciosi assolati ricchi di serpenti, ma anche con macchia e foreste dove costruire il nido. Soprattutto rettili, ovvero serpenti e lucertole, ma anche mammiferi fino alle dimensioni di un coniglio e uccelli fino a quelle di un fagiano. Spesso ingolla la preda in volo, cominciando dalle testa e aiutandosi con le zampe. Il periodo riproduttivo inizia di solito in aprile, quando le coppie tornano a difendere i territori dell'anno prima: il nido di rami, posto di solito su una pianta di medie dimensioni non troppo in alto, è di solito piccolo e cambia di anno in anno. Sopra al nido viene compiuta una parata durante la quale uno degli adulti tiene le ali semiaperte sul dorso emettendo una specie di canto abbastanza melodioso. Le femmina depone di solito un solo uovo che cova per una cinquantina di giorni: il giovane si invola a circa 70 giorni di età. L'areale di distribuzione del biancone va dalla Spagna all'Europa Centrale e si estende fino alla Persia, all'India, alla Mongolia settentrionale e all'Africa. In Italia è presente con tre subpopolazioni: quella della Maremma Tosco-Laziale, Appennino ligure e Alpi Occidentali, regioni collinari della costa adriatica e ionica, fino alla Calabria. La popolazione complessiva è stimata in 200-400 coppie ed è sostanzialmente stabile, anche se appare molto legata alla presenza di superfici boschive in prossimità di zone aperte incolte e minacciata dai rischi della caccia per i giovani durante la migrazione autunnale.

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